martedì 1 novembre 2016

31 ottobre, da Freya in Oceano Atlantico
Tutto bene a bordo della Freya, che scivola lungo la costa marocchina in una bonaccia africana, spinta più che altro dall’onda lunga dell’oceano (e dal motore), mentre il vento si sta facendo desiderare. Come Omero aveva già visto nelle carte meteo prima di partire, ci troviamo in una situazione di incertezza metereologica: tra una bassa pressione posizionata molto a sud per questa stagione e le alte pressioni sul deserto marocchino il vento è del tutto assente. Ne dovrebbe arrivare un po’ domani, ma probabilmente contrario. O forse (ma non diciamolo ad alta voce) potrebbe anche arrivare un bel nord ovest che ci spingerebbe dritti dritti alle Canarie.
Per adesso scivoliamo appunto lungo la costa africana, in una bonaccia con mare che sembra olio, un sole caldo e l’aria del deserto che si fa sentire. Per ammazzare il tempo tanto per cambiare mangiamo le prelibatezze di Omero, leggiamo, dormiamo. Di notte scende la foschia tipica di queste condizioni, e la navigazione si fa impegnativa: bisogna prestare la massima attenzione per vedere pescherecci, reti, navi e barchini vari nel buio più buio. Ieri notte incontri ravvicinati con un peschereccio che segnalava la presenza di chissà cosa e con un labirinto di reti in cui bisogna stare molto attenti a non infilarsi. Per il resto la sensazione un po’ surreale della bonaccia è ulteriormente acuita dal fatto che non si vede niente e nessuno intorno, solo il mare liscio come l’olio, lento nella sua onda lunga e colorato di rosa e azzurro dai riflessi del sole. Non sembra neppue di stare nello stesso mare che ieri frangeva bianco, alzato dal vento e dalle coste dello stretto di Gibilterra.
C’è di buono però che qui lungo la costa africana, per quanto abbastanza vicini a terra, non abbiamo segnale sui telefoni. Così è davvero cominciata l’esperienza dell’altura, che nei giorni scorsi, tra sms, foto, facebook e quant altro era ancora solo un’illusione. E’ solo quando la terra è davvero irragiungibile che comincia il mare.
E questo mare dovrebbe durare ancora qualche giorno, visto che dobbiamo procedere lentamente senza vento e coprire le 400 miglia che ci separano da Lanzarote.
Alle 16.30 ora italiana la nostra posizione è 33°36’N 8°15’W.

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