domenica 5 maggio 2013


Tratta Azzorre-Gibilterra-Malaga
Avevo sperato di atterrare di giorno, passare lo stretto con un pò di luce,ma il vento è calato, anzi nello stretto mi gira addirittura in faccia, quindi arriveremo a Gibilterra a notte fonda. Sono abituato ad atterrare di notte ma è sempre  stressante, non si ha mai esattamente una visuale completa dei contorni della costa.Non mi va di rallentare ed atterrare il mattino seguente, ho persone che anno il volo di rientro il giorno 6 alle 14 quindi spero di poterli sbarcare in mattinata. E' il primo anno che utilizzo AIS,  uno strumento che abbinato al GPS ti dà l'esatta posizione e la  rotta delle navi incrociate;  le navi sono obbligate ad averlo in dotazione ed emettono, via radio, un segnale che, captato con una ricevente apposita , configura tutti i dati sul cartografico e con il Radar acceso hai una visuale completa delle decine di navi che incrociamo, ma la massima allerta dell'equipaggio è fondamentale.Siamo tutti in trepidante attesa di avvistare terra ed il primo che che avrà questo piacere deve pagare da bere a tutto l'equipaggio.Lo stretto di Gibilterra è l'unico punto dove si può ammirare le coste Europee e le coste Africane,ma in questo caso noi vedremo solo le luci delle due città che si fronteggiano: Tarifa e Tangeri.Sarà il faro di Tarifa a guidarci,questo faro è posto su un penisola proprio all'ingresso dello stretto a ponente,superato questo ti fai guidare dal faro di punta Europa che si trova esattamente alla fine del canale proprio sotto la Rocca e segna l'ingresso in mediterraneo.
Omero

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