venerdì 9 novembre 2012

da " La linea d'ombra" di Joseph Conrad

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Sentii un tuffo al cuore. Fu un colpo solo,come se il cuore dovesse cessare di battere.
Lei era là. Il suo scafo,le sue attrezzature mi riempivano gli occhi di gioia.
Già al primo colpo d'occhio vidi che era un vascello d'alta classe,una creatura armoniosa nelle linee del corpo ben fatto, nell'altezza proporzionata della sua alberatura.
Quale che fosse la sua età o la sua storia, essa aveva conservato l'impronta delle sue origini.
Era una di quelle imbarcazioni che, in virtù del loro disegno e della perfetta costruzione, non sembreranno mai vecchie.
Tra le sue compagne ormeggiate alla sponda,tutte più grandi di lei,sembrava una creatura di nobile stirpe,un destriero arabo in una squadra di cavalli da tiro.
..........................la mia nave ,al pari di certe donne rare, era una di quelle creature la cui semplice esistenza è sufficiente ad ispirare un disinteressato piacere. Si sente che è bello essere in un mondo dove c'è lei.
Si irradiava da essa quell'illusione di vita e di carattere che ci attrae come un incantesimo nei migliori prodotti dell'uomo.
Mezz'ora dopo, ponendo piede per la prima volta sulla sua coperta,  ebbi un senso di piena soddisfazione fisica.
Nulla potrebbe eguagliare la pienezza di quel momento,
la completezza ideale di quell'esperienza emotiva.

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